Lettera n. 729
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Maria d'Asburgo, imperatrice del Sacro Romano Impero (?)
- Data
- [dicembre 1586]
- Luogo di partenza
- Mantova
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Torquato Tasso, umilissimo e divotissimo servitore
- Regesto
Con tono reverenziale, Tasso si rivolge all’imperatrice Maria d’Asburgo presentadosi come suo «umilissimo e divotissimo servitore», sottoposto al regno Filippo II, fratello dell’imperatrice. Ricorda come negli ultimi anni abbia sperato in una grazia da parte dell’una o dell’altro: vorrebbe ora l’autorizzazione a muoversi tra i diversi stati cesarei per poter andare a Roma e a Napoli. Ha bisogno di tali viaggi per questioni personali, tra le quali spicca l’esigenza di entrare in possesso della dote materna di duemila e cinquecento scudi. La dote è necessaria a farlo sopravvivere poiché è non solo malato, ma è anche stato accusato ingiustamente di eresia. Solo l’aiuto di Rodolfo II, figlio di Maria d’Asburgo, che descrive come fervente cattolico convinto della sua innocenza, gli ha permesso di rivalersi: crede, perciò, che l’imperatore vorrebbe vedere esaudite le sue preghiere.
- Edizioni
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- Tasso 1616, lettera n. 247, pp. 309-310
- Tasso 1852-1855, lettera n. 729, III, pp. 117-118
Scheda di Giorgia Gallucci | Ultima modifica: 04 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/729