Lettera n. 614

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Grillo, Angelo
Data
[agosto 1586]
Luogo di partenza
Mantova
Lingua
italiano
Incipit
Io aspetto risposta de le lettere c'ho mandate
Regesto

Tasso sta aspettando che Antonio Costantini gli invii una risposta insieme al pagamento di trentuno scudi alla granduchessa di Toscana, Giovanna d’Austria Medici, così che possa rimanere nelle sue grazie e non mostrarsi indegno. Mentre cerca di superare il caldo e visto il ritardo di Costantini, manda ad Angelo Grillo un documento in cui l’editore Giulio Vasalini si impegna a pagare venti ducati a chi glielo mostra e che è sottoscritto da Cornia e da Licino, colui che possiede tutte le composizione tassiane in prosa e in versi. Licino gli ha fatto avere sette ducati oltre il termine previsto e nient’altro. Tasso ribadisce la necessità che gli venga pagata l'intera somma e, dovessero esserci problemi, richiede un prestito garantendo la restituzione. Per provare la sua fedeltà utilizza una celebre citazione di Pirro mostrando il bisogno di mantenere la parola data soprattutto ai nemici. Si scusa con Angelo Grillo per l’inadeguatezza di simile compito alla sua persona. Aspetta notizie dai membri della famiglia Grillo e si raccomanda al padre abate, Prospero Ghisolfi.

Testimoni
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 760 = alfa.T.5.23, lettera n. 109, 98v-99v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 189
Nomi citati

Scheda di Giorgia Gallucci | Ultima modifica: 03 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/614