Lettera n. 1544

Tasso scrive a Scipione Gonzaga che il giorno precedente, a causa della fretta per la partenza immediata, ha dimenticato di raccomandare al destinatario il «negozio» di un certo messere (personaggio non identificato); nonostante il poeta sia certo che quest'ultimo verrà sempre favorito dal cardinale, per il vivo desiderio che ha della soddisfazione di tale messere vuole rammentarne l'ufficio al Gonzaga. Lo supplica dunque di agire in modo tale che, secondo la volontà già esplicitata da messer Cipriano (Saracinelli), il gentiluomo sia privilegiato rispetto ai competitori.