Lettera n. 1118
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Gonzaga, Scipione
- Data
- [maggio 1589]
- Luogo di partenza
- [Roma]
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Gran miseria veramente è l'esser dal padrone abbandonato ne la necessità
- Regesto
Tradito nell’edizione Guasti come lettera indirizzata al cardinal Scipione Gonzaga, il testo è in realtà pertinente, come anche Lettere, ed. Guasti, 1119, subito successivo nel manoscritto, all’Orazione in lode della serenissima casa de’ Medici. Proprio il minutario estense dimostra infatti in modo nitido il trasformarsi improvviso di una comunicazione epistolare in orazione, così che una missiva per Scipione Gonzaga svolta improvvisamente, senza soluzione di continuità, in una lunga apologia della casata medicea, particolarmente accidentata in fase di stesura, con numerose varianti a costellarne le carte. Mentre per la storia delle edizioni dell’Orazione, con i consistenti interventi degli editori su un testo originariamente ibrido, si rinvia al quadro offerto in Olivadese i.c.s., per le ragioni – essenzialmente di ordinamento - che giustificano l’inserimento di questi due lacerti entro l’edizione del minutario si rinvia a quanto proposto in Russo 2020b.
Per la cronologia di questi testi (Lettere, ed. Guasti, 1118 e 1119; e soprattutto per la stesura dell’Orazione), Solerti (1895: I 632-634) proponeva un collegamento con le nozze del granduca Ferdinando, celebrate il 30 aprile 1589; sarebbe stata un’occasione di omaggio che Tasso avrebbe colto a stretto giro, entro le prime settimane di maggio, con uno schieramento encomiastico che rischiava di compromettere la geografia già precaria dei suoi possibili appoggi: al riguardo si ricordi la lettera a Costantini del 4 maggio 1589 (Lettere, ed. Guasti, 1122: «Ho fatta la prima medicina; per la quale, benchè non siano più di quattro o cinque fogli di carta, ho perdute tutte le speranze ch’io aveva nel signor don Cesare, ed in quel mondo di là: non ho guadagnato cosa alcuna co ’l granduca di Toscana, o almeno co ’l signor don Giovanni»); poi ancora Lettere, ed. Guasti, 1277, indirizzata sempre al Costantini il 12 settembre 1590.
- Testimoni
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 379b = alfa.V.7.7, lettera n. 72, 117r-118v
Minuta, manoscritto autografo.Unità di manoscritto composito, 2 cc..Indirizzo presente.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 212, cc. 177r-183v
Copia, manoscritto di altra mano.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 760 = alfa.T.5.23, lettera n. 69, 60v-68r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 379b = alfa.V.7.7, lettera n. 72, 117r-118v
- Edizioni
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- Tasso 1735-1742, lettera n. 154, X, pp. 349-350
- Tasso 1821-1832, lettera n. 155, IV, pp. 279-280
- Tasso 1852-1855, lettera n. 1118, IV, pp. 191-192
- Tasso 2020, lettera n. 72, pp. 188-189
- Bibliografia
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- Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, I 632-634
- Tasso 2020 = Torquato Tasso, Lettere (1587-1589). Edizione critica e commentata del ms. Estense alfa V 7 7, a cura di Emilio Russo, Milano, Bites, 2020, pp. 188-189
- Russo 2020b = Emilio Russo, Nota al testo, in Torquato Tasso, Lettere (1587-1589). Edizione critica e commentata del ms. Estense alfa V 7 7, a cura di Emilio Russo, Milano, Bites, 2020, pp. 27-41
- Russo 2022 = Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 369-416, p. 383
- Olivadese 2020-2021 = Elisabetta Olivadese, Le orazioni di Torquato Tasso. Edizione critica e commentata, tesi di dottorato in Italianistica, Sapienza Università di Roma, a.a. 2020-2021, tutor Emilio Russo
- Opere citate
Scheda di Emilio Russo | Ultima modifica: 15 gennaio 2024
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