Lettera n. 465
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Spinola, Ottavio
- Data
- 18 gennaio 1586
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Corte Cesarea
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Io dimando la vita a l'imperatore
- Regesto
Tasso ricerca l’intercessione del duca Ottavio Spinola per chiedere all’imperatore (Rodolfo II d’Asburgo) la libertà perché Alfonso II d’Este non potrebbe opporsi al volere cesareo. Non scrive direttamente all’imperatore perché confida che le richieste di Ottavio Spinola avrebbero maggior possibilità di essere esaudite, purché il conte voglia aiutarlo. Crede che Rodolfo II non gli abbia ancora concesso la grazia solo per lasciare tale compito al papa (Sisto V). Pur rispettando l’autorità pontificia, non crede sia motivo sufficiente per aspettare: ribadisce, infatti, la sua innocenza. Tasso è consapevole dei toni utilizzati nella presente lettera, diversa forse dalle precedenti, ma più onesta e schietta. Ribadisce, in conclusione, il desiderio che Ottavo Spinola chieda all’imperatore di scrivere ad Alfonso II d’Este affinché possa ottenere la grazia. In cambio si porrà al servizio del suo destinatario.
- Testimoni
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 151, c. 120r-v
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13
- Edizioni
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- Tasso 1616, lettera n. 246, pp. 307-09
- Tasso 1821-1832, lettera n. 719, ii, pp. 356-357
- Tasso 1852-1855, lettera n. 465, II, pp. 489-90
- Bibliografia
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- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 130, n. 12
Scheda di Giorgia Gallucci | Ultima modifica: 18 gennaio 2024
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