Lettera n. 114
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Cataneo, Maurizio
- Data
- 1 dicembre 1578
- Luogo di partenza
- Torino
- Luogo di arrivo
- Roma
- Lingua
- italiano
- Incipit
- La lettera di Vostra Signoria m'è stata cara molto per se stessa, e carissima
- Regesto
Tasso scrive a Maurizio Cataneo del fatto che la sua lettera gli è stata molto cara sia come missiva in sé da parte sua, sia perché essa accoglie la speranza di una risposta da parte del cardinale Giovan Girolamo Albani, da cui il poeta auspica protezione (cfr Lettere, ed. Guasti, 108 e 113): si tratterebbe di uno dei «maggior favori» mai ricevuti dal Tasso negli ultimi anni di travagli e miserie, in cui hanno avuto un ruolo decisivo la «malignità» della fortuna e degli uomini, ma anche le «false imaginazioni» del poeta stesso. In ogni caso, se il cardinale Albani accettasse di sostenerlo, Tasso si dice disposto all’assoluta obbedienza. Il poeta vorrebbe inoltre essere favorito presso Alfonso II d’Este, duca di Ferrara, così che «Sua Altezza» gli restituisca alcuni suoi libri e scritture, «altre mie poche cosette» e un centinaio di scudi per concludere l’opera (forse intende la Gerusalemme Liberata) iniziata sotto la sua protezione e trattenersi con il marchese (Filippo d’Este) «in una tollerabile povertà». Tasso crede che il duca dovrebbe esaudire le sue volontà non solo per rispettare il suo costume di «non mancare» mai a un suo servitore, ma anche perché lui lo ha amato e onorato, «ed al molto amore si perdonano molte colpe». Tasso si dice obbligato al cardinale Giovan Girolamo Albani per il perdono che ha ottenuto per lui presso i cardinali Filippo d’Este e Ferdinando de’ Medici, permettendogli di ritornare nelle loro grazie, pur ammettendo di non aver pienamente compreso le ragioni della loro offesa. Tasso si rallegra del fatto che ormai ogni risentimento sia stato deposto, affermandosi umile servitore di entrambi, come del cardinale Albani e di Scipione Gonzaga. Sottolinea che il suo intelletto «è nel suo vigore», come si può notare da un dialogo dedicato alla nobiltà (Il Forno overo de la Nobiltà), semplicemente un «saggio» di quanto potrebbe scrivere se solo fosse in condizioni di quiete e dotato dei suoi libri. Inoltre, Tasso aveva deciso di andare a Ferrara, ma la speranza di una lettera da parte del cardinale Albani e il timore di smarrirla lo sta trattenendo. Farà in ogni caso ciò che il corrispondente gli suggerirà, non solo giungendo a Ferrara ma, se necessario, spingendosi fino a Roma. Tasso scrive infine di sentirsi molto obbligato verso Emanuele Filiberto, duca di Savoia, «che non risparmierei la vita in suo servizio». Saluta il corrispondente e baciando «co 'l desiderio i piedi» del cardinale Albani, gli augura con quest'epsressione di raggiungere il soglio pietrino.
- Testimoni
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Montpellier, Bibliothèque de la Faculté de Médecine, ms. H 276, 88r-89r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Indirizzo presente, correzioni.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 14, cc. 12v-14r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 305 x 209.Indirizzo presente.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 644 = alfa.F.4.19, lettera n. 26, cc. 39r-40r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 14, 18v-19v
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10977, lettera n. 7, cc. 14v-15v
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Indirizzo presente.
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Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, MAB 34 (Delta 8 10), lettera n. 10, cc. 141v-142r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Sankt Peterburg, Rossijskaja Akademija Nauk, Institut Istorii, W.E. 23/1, lettera n. 10, cc. 122v-123r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Indirizzo presente.
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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 44, cc. 65-67
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Indirizzo presente.Note: Alla c.66, all’altezza di «offeso Monsignor Illustrissimo d’Este», sul margine sinistro si nota una manicula. Sul ms., il passaggio da «quel servitore che sempre fui» a «con quiete e con libri» è evidenziato in rosso con un tratto verticale sul margine destro.
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Montpellier, Bibliothèque de la Faculté de Médecine, ms. H 276, 88r-89r
- Edizioni
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- Tasso 1735-1742, lettera n. 13, X, pp. 254-255
- Tasso 1821, pp. 17-21
- Tasso 1821-1832, lettera n. 13, IV, pp. 137-138
- Tasso 1821-1832, lettera n. 48, V, pp. 61-63
- Tasso 1852-1855, lettera n. 114, I, pp. 294-296
- Bibliografia
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- Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 76
- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 49n-50n, 172, 174, 182, 184, 190, 192
- Opere citate
Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 08 novembre 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/114